Carsoli, nella zona di confine tra Lazio e Abruzzo Carsoli è un importante punto di riferimento nella Piana del Cavaliere. E’ situato a 610 metri di altezza sul livello del mare.
Una realtà intrisa di storia e cultura millenaria era l’antica Carseoli, con le sue leggende e con le sue peculiarità strategiche apprezzate dagli Equi. La Carsoli di oggi, però, sembra essersi di fatto slegata da un passato che vedeva il suo nucleo nell’antica fortezza De Leoni, e nel castello degli Orsini. Tanta storia e cultura venne spazzata via dal conflitto bellico della seconda guerra mondiale. Il 16 Aprile 1944 fu una data che ebbe a segnare le sorti di un luogo destinato a soffrire a lungo la guerra, e che ebbe a ritrovare lentamente la luce con la ricostruzione e con l’avvento dell’autostrada.
Gli anni della riscossa iniziarono nel 1969 e poi nel 1970 a seguire. Di lì inizia un’altra storia che vede protagonista un territorio destinato a diventare sede ideale per gli insediamenti industriali, unitamente alla confinante realtà di Oricola.
Carsoli ebbe a fregiarsi di essere uno dei quattro distretti industriali della Regione Abruzzo. Questo per via della scelta di imprenditoria di livello, che aveva l’opportunità di avere sede in Abruzzo e nel contempo con la A24, si raggiungeva con facilità nella direttrice Roma-Pescara.
Ben presto la realtà di Carsoli diventò un punto mediano, e fu protagonista di una crescita edilizia che non solo ebbe a ridisegnare il suo aspetto urbano, ma che fu occasione di fenomeni immigratori rilevanti.
Chi arriva in Carsoli per la prima volta, notando sulla destra e prima di entrare in città il cimitero, non può non notare l’aspetto artistico che vanta la torre campanaria e la adiacente Chiesa di Santa Maria in Cellis. E poco dopo ci si addentra in una città dove si alternano costruzioni di edilizia popolare a costruzioni private, con palazzine erette in diverse epoche e che gli conferiscono comunque un aspetto moderno e peraltro abbastanza composto.
Molte opere pubbliche hanno caratterizzato Carsoli, e che ne hanno migliorato la fruibilità e la vivibilità e soprattutto il decoro in molte zone particolarmente in vista.
Diversi anni fa la realtà di Carsoli venne unita di fatto con un percorso pedonale tra il capoluogo e la zona commerciale, ed inoltre oggi vanta diversi percorsi dedicati a pedoni e ciclisti che consentono di apprezzare molti aspetti naturalistici degni di nota.
La dualità di Carsoli consiste proprio nella sua conformazione geografica, particolarmente ristretta nella zona centrale, e contornata da collinette, e dalle sue frazioni che ne fanno corona come a volerla proteggere.
Il territorio ha delle caratteristiche particolari, come l’aspetto relativo al vernacolo: quello di Carsoli così simile al tiburtino ed ai vernacoli della Valle Aniene, e diversificato marcatamente in ogni realtà frazionale.
Colli di Monte Bove, da dove si apprezza un panorama mozzafiato, prende desinenze dialettali simili al tagliacozzano, mentre altre particolarità si notano a Tufo di Carsoli, a Pietrasecca, Poggio Cinolfo, mentre Montesabinese e Villaromana non differenziano dal capoluogo.
Ogni realtà frazionale ha una sua storia, a differenza di Carsoli, queste frazioni hanno mantenuto inalterato il patrimonio storico-architettonico non avendo subito distruzioni belliche. E per cogliere molti altri aspetti, val bene l’occasione di visitarla e si scopriranno luoghi magici, unici nel loro genere… .. .
“Il nostro territorio – afferma il sindaco Velia Nazzarro – vanta risorse di cui possiamo essere orgogliosi. Negli ultimi tempi con l’acquisizione in proprietà dell’antica Fortezza si è proceduto a valorizzare il borgo antico situato nella zona denominata Castello. La parte piana circondata da splendide colline, venne distrutta dagli eventi bellici, per cui il tessuto urbano conserva solo una parte dei monumenti d’epoca, come la facciata della Chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria, la Chiesa di Santa Maria in Cellis solo per citarne alcuni. I borghi frazionali conservano invece intatto il patrimonio storico-culturale ed ognuno ha una sua caratteristica rilevante. Chi non conosce il nostro territorio è invitato a visitarlo, per chi lo conosce e lo apprezza invitiamo a tornare, sicuri dell’accoglienza che le tante organizzazioni, gruppi, associazioni riservano nella molteplicità delle iniziative.”